sosteneteci, circolateci, riproduceteci…
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viva satana, viva il rock’n’roll _|..|
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oggi, martedi 26 aprile, alle 19
si inaugura l’installazione di SERGIO LIMONTA.
| O’ via pastrengo 12 milano |
SERGIO LIMONTA
Gravity one_fleeting vision
Sergio Limonta inaugura il 26 aprile con GRAVITY ONE_fleeting vision, un ciclo di interventi sparsi all’interno della programmazione di O’, dedicati al suono e alla sua forma più fisica, attraversando la scultura e l’architettura utilizzando diversi strumenti analogici.
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il 25 aprile è festa per tutti… e siccome siamo convinti che Milano abbia ancora bisogno di resistere, e forse di essere liberata un’altra volta… anche se non e’ proprio la nostra musica, ce ne andiamo anche noi QUI.
e’ bello e importante esserci… e ci saranno anche le nuove locandine di MI LAND. Venite a chiederci come si evolve il programma della settimana di maggio… e controllare se sono stampate bene :)
“E sono stanco non riesco a stare dentro ti muovi troppo in fretta e poi non ho deciso lo sai che non decido io. Ho attraversato la città con una storia dentro un’impressione dentro e quelli che lo sanno son pochi che lo sanno.”
ri-attraversiamo la citta’ con la nostra storia. 2-8 maggio 2011. MI Land.
la chiusura di milano comincia a far breccia nel muro di gomma… ormai la miopia di questa desertificazione culutrale e’ di dominio pubblico.
e’ ormai di un mesetto fa questo articolo di Internazionale, rivista-aggregatrice di notizie da tutto il mondo…
da allora le cose sono andate avanti, c’è chi ha riaperto e chi è stato nuovamente chiuso… c’è il Boccaccio che ri-occupa a Monza, la Piscina Occupata che viene sgomberata e si ri-conquista subito un nuovo spazio…
un modo per riaprirli i sigilli insomma c’è, però può essere necessario un piede di porco.
domani sera prosegue la rassegna TRoK! alla Cascina Autogestita Torchiera.
TRoK! è, naturalmente, una colonna portante di MI LAND e uno di quegli esempi virtuosi che intendiamo quando parliamo di intervento socio-culturale in questa città deserto…
MI Landing… a MI LAND mancano due settimane o poco più, cominciamo ad atterrare sulla metropoli camminando sulle sue strade migliori.
Verrebbe naturale dire che il motivo è la chiusura progressiva di tutti gli spazi di proposta socio-culturale a Milano, che al di là di tutti i difetti continua ad essere la città in cui ci tocca vivere… e invece, non solo. Lo stimolo magari è pure quello, ma MI LAND ci dice che c’è tanto altro. E’ una settimana per mettersi insieme e mostrare alla città che a fianco di una repressione così ossessionata continuano ad esserci comunque tanti soggetti che le cose le propongono, le fanno, si sbattono e danno respiro a questa irrespirabile metropoli.
MI LAND non è un festival come siamo abituati ad intenderlo, perchè ciò che conta è chi partecipa molto più che gli artisti in cartellone (che, in tanti casi, partecipano a loro volta alla costruzione del tutto). Ed è un appuntamento che speriamo non si chiuda qui, ma sia soltanto un primo passo… per quelli successivi servono tutte le energie costruttive che sbocciano nella nostra terra.
A chi dice che a Milano non e’ possibile fare nulla… a chi dice che gli spazi non ci sono e non si trovano…
Il Boccaccio di Monza ha risposto ieri riappropriandosi di uno spazio abbandonato. A noi gli spazi liberati ci piacciono, e abbracciamo i fratelli monzesi :)
Centinaia di persone ridanno vita alla FOA BOCCACCIO 003, occupando lo stabile dismesso da anni in via Aspromonte 12, angolo via Quarnaro, a Monza.
Siamo tornati e chi ci conosce bene sapeva che prima o poi avremmo trovato le forze e le energie per fare sentire di nuovo la nostra voce in una città in declino come Monza.
MI LAND
liberi suoni. liberi pensieri. libere terre.
Una settimana di concerti, appuntamenti, proiezioni e incontri per riportare la cultura a Milano. 2-8 maggio 2011.
Milano è un deserto: secco, silente e sconfinato. E’ un’abile opera dell’ingegneria della desertificazione, sociale e culturale. E’ la città dell’Expo, degli sgomberi e delle speculazioni, è la città della moda e del design, delle veline e degli happy hour. Ma come ogni deserto, anche Milano ha le sue oasi. Ci sono spazi liberi e liberati a città. Ci sono oasi in cui l’iniziativa culturale, la spinta verso la creatività e l’avanguardia artistica, trovano ancora spazio e terreno per fiorire.
Ci sono due città a Milano: c’è il deserto in superficie, il lento flusso di auto e di persone, e c’è un’energia creativa che scorre sottoterra, nelle condotte dei suoi antichi Navigli, e cerca di esplodere in superficie.
MI LAND è un momento per questa esplosione creativa. Un incontro tra luoghi e persone, tra oasi lontane e vicine, che vogliono parlarsi e farsi sentire. Lo fanno con la musica, perchè è il linguaggio loro naturale, ma certi che altre voci ed altri linguaggi possano rifiorire nel deserto milanese, bucare la sabbia e sbocciare in fiori.
Milano continua ad essere in preda ad uno “smantellamento” di possibilità, chiudendo e cancellando spazi di aggregazione, senza creare valide alternative per far sì che le persone possano trovarsi e ritrovare interessi, stimoli e possibilità. La città si sta abituando ad uno stato di impoverimento culturale, negando evidentemente ogni tipo di ricerca e stimolo di cultura e possibilità di discussione, dove dopo le ore passate a fare l’aperitivo, si spegne.
Ed è per questo che per una settimana intera diamo da bere alle orecchie di questa città silenziosa, in una cavalcata tra luoghi e generi diversi, coscienti che solo rompendo le barriere che separano i fruitori delle produzioni culturali si potrà arrivare ad una comunicazione reale, ad una spinta innovatrice, ad una e mille esplosioni di nuove oasi.
“Perché mai, o ignorante, vuoi rendere la biblioteca del monastero simile alla tua anima? Per il fatto che tu sei ignaro di lettere vuoi svuotare anche quella dei suoi strumenti di cultura? Lascia che essa conservi i suoi tesori! Dopo di te verrà qualcun altro o dotto di lettere o desideroso di apprendere”. Eustazio di Tessalonica, (1110 ca. – 1195 ca.).
info: miland at autoproduzioni.net
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